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Maranello:
La patria dei motori, a pochi chilometri dall'albergo potrai visitare la Galleria Ferrari dove potrai ammirare le auto che hanno fatto la storia dell'automobilismo.
Visita il sito della Galleria Ferrari |
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Modena: Una terra Patrimonio dell'Umanità : IL ROMANICO MODENESE Una delle eccellenze del patrimonio artistico del territorio modenese è sicuramente l'arte romanica, arte che affonda le sue radici nel mondo romano , da cui attinge temi istanze e motivi figurativi e che da voce al grande fermento religioso e civile che attraversa il Mille. Come in tutti i centri principali dell'Europa medioevale anche a Modena nascono Cattedrali e Pievi di maestosa eleganza . Indiscusso capolavoro Il Duomo di Modena , gioiello del grande architetto Lanfranco e del grande Maestro scultore Wiligelmo, continua a stupire per bellezza e originalità. Dal 1997 la Cattedrale, la Torre campanaria Ghirlandina e Piazza Grande sono stati , a buon motivo, dichiarati dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. |
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Reggio Emilia: Con l'arrivo dei romani, all'inizio del II secolo A.C., Reggio Emilia (Regium Lepidi) diviene un centro urbano inserito nel sistema viario fondato sulla via Emilia, mentre, all'intorno, la pianura viene bonificata e colonizzata. Sparsi ritrovamenti testimoniano di una vita economica che si mantiene intensa per tutto il periodo imperiale fino alle invasioni barbariche. A partire dall'VIII secolo la continuità dei poteri civili e il permanere della struttura urbana sono garantiti dal Vescovo. Nell'XI secolo è in terra reggiana il cuore della contea di Matilde, fortificato da un imponente sistema di castelli. Tra le mura di Canossa, nel 1077, si svolge uno degli avvenimenti più conosciuti delle lotte per le investiture: l'imperatore Enrico IV, in veste di pellegrino invoca davanti al Papa Gregorio VII, lo scioglimento della scomunica. Intanto sulle ceneri del feudalesimo stanno nascendo i liberi comuni: Reggio è tra i primi. Agli inizi del sec. XV passa sotto il dominio degli Estensi. |
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Bologna: Simbolo comunemente riconosciuto di Bologna, queste due torri 'gemelle' sono collocate strategicamente nel punto di ingresso in città dell'antica via Emilia. L'attuale isolamento in cui ci appaiono oggi al centro dello slargo di piazza di porta Ravegnana non corrisponde ovviamente all'originaria sistemazione con costruzioni lignee intorno e passaggi sospesi di collegamento. Realizzate in muratura come poche altre costruzioni svolgevano importanti funzioni militari (di segnalazione e di difesa) oltre a rappresentare con la loro imponenza il prestigio sociale della famiglia. Alla fine del XII secolo se ne contavano in città un centinaio di cui solo una ventina, sopravvissute ad incendi, guerre e fulmini, sono oggi ancora visibili. Recente è la ricollocazione dinanzi alle torri di una statua di San Petronio di Gabriele Brunelli del 1670, che era stata rimossa nel 1871 "per motivi di traffico". |
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Percorsi Enogastronomici: Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia
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